NEET GENERATION
Abbiamo realizzato per conto del quotidiano Metro un sondaggio sui NEET, acronimo di Not in Education, Employment or Training: giovani che non studiano, non lavorano e non stanno partecipando a corsi di formazione.
Abbiamo intervistato 3372 giovani tra i 19 e i 29 anni. Di questi, solo il 41,2% può essere definito Occupato; la restante percentuale di Non Occupati si suddivide in quattro categorie: gli studenti, giovani impegnati attivamente in un percorso di istruzione secondaria o universitaria (23,4%); i giovani impegnati attivamente in un percorso di formazione (2,9%); i giovani alla ricerca di un lavoro (17,8%) e i NEET, che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcuna forma di apprendimento professionale (14,7%).
Abbiamo intervistato 500 NEET per comprendere meglio la loro condizione e sono emerse 6 tipologie di giovani:
I Fiduciosi (30,8%) sono i più giovani e soprattutto maschi. Sperano di trovare lavoro, ma lo cercano solo attraverso l’invio telematico del CV, canale che in Italia non dà molte opportunità. Usano pochissimo canali alternativi di ricerca. Hanno poca o nessuna esperienza di lavoro.
I Disimpegnati (25,4%) hanno investito molto poco nella propria formazione spesso interrompendo gli studi, perché ritengono che lo studio non serva per trovare lavoro. Si impegnano pochissimo nella ricerca del lavoro.
Gli Sfiduciati (19,4%) non cercano lavoro perché considerano il Mercato del Lavoro in modo marcatamente negativo e ostile. Hanno perso la speranza di ottenere opportunità e non vedono spiragli nel proprio futuro lavorativo.
Gli Esigenti (7,8%) sono giovani che si ritengono altamente formati, in possesso di un alto livello di istruzione che ha comportato un significativo sacrificio. Attendono un’opportunità lavorativa in linea con le proprie aspettative.
Gli Agiati (7,6%) scelgono la condizione di NEET perché se lo possono permettere, in attesa di un’opportunità lavorativa che non stanno cercando e che corrisponda alla propria istruzione.
I Sognatori (5,2%) conservano il proprio "sogno professionale" in un cassetto insieme alle poche conoscenze acquisite nel proprio iter formativo. Sperano di trovare il lavoro desiderato ma nel frattempo non fanno nulla per ampliare la propria formazione e non cercano attivamente un’occupazione.
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