Pensa strategicamente alla tua crescita professionale
Ogni impiegato mediamente invia 122 mail al giorno e partecipa a una media di 62 riunioni al mese. Va da sé che il tuo capo o il responsabile HR non abbia il tempo materiale per prendersi cura della tua crescita professionale. Il cambio di prospettiva necessario consiste prendere il controllo della propria carriera con uno sguardo alla crescita a lungo termine. Ecco quattro consigli per pensare in maniera strategica alla tua crescita professionale.
Investi del tempo. Tra le numerose scadenze e l’enorme carico di lavoro, il pensiero strategico è il primo a indebolirsi. Sommersi da mille richieste tendiamo a pensare all’immediato, cosa che non fa bene alla tua crescita professionale. Proprio come è più probabile che tu vada in palestra se lo programmi in agenda, così funziona anche per il tempo dedicato a riflettere sulla propria crescita professionale. Una buona idea può essere quella di fissare un appuntamento con un tuo collega con il quale discutere della vostra situazione professionale, dei vostri obiettivi e dei modi per raggiungerli;
Pianifica i passaggi. È importante definire con chiarezza non solo i propri obiettivi professionali ma anche i passi da compiere per raggiungerli. A questo proposito un esercizio può essere estremamente utile: scrivere il tuo curriculum “del futuro” cioè di chi vuoi diventare da qui a 5 anni. Devi avere estrema cura nel descrivere tutte le posizioni che ricoprirai, le competenze acquisite e così via. L’unico modo per fare chiarezza su un obiettivo è visualizzarlo e ricostruire a ritroso i passaggi per conseguirlo;
Lavora sodo. Il terzo passaggio, quasi scontato, è quello di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro. Come? Potresti pensare che la crescita professionale passi per un tempo maggiore trascorso in ufficio oppure finire il lavoro “più velocemente” di prima. Ma la crescita nelle aziende moderne non viene dalla classica “dedizione al lavoro” ma dalla produzione di idee nuove, dalla proattività, dal portare un valore aggiunto ai progetti. Più semplicemente da un cambio di passo nel modo di interpretare il proprio ruolo professionale;
Prenditi cura della tua reputazione “esterna”. Uno studio del prof. Matthew Bidwell della Wharton ha mostrato che i nuovi assunti percepiscono un salario del 18/20% superiore rispetto al personale interno promosso nella medesima posizione. Questo non significa che tu debba saltare da un’azienda all’altra ogni tre anni, ma sottolinea l’importanza di costruirsi una reputazione anche all’esterno della tua azienda sia per avere delle potenziali opportunità, in caso le volessi, sia per ricordare al tuo capo che le tue competenze sono appetibili sul mercato.
Pensare in maniera strategia alla propria carriera è un fatto importante ma mai urgente. Per questo motivo è fondamentale investire del tempo, pianificando con cura i passaggi intermedi, dando un valore aggiunto al proprio lavoro e curare la propria immagine esternamente.
Tratto da un articolo scritto da Dorie Clark e pubblicato sul Blog dell'Harvard Business Review il 6 Dicembre 2016
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