FARE FORMAZIONE AI TEMPI DELLA CRISI
La crisi ha cambiato radicalmente la formazione (continua). Purtroppo, non possiamo ancora dire il contrario, ossia che la formazione ha cambiato la crisi.
La crisi ha cambiato la formazione (continua) perché ha reso le aziende meno disponibili ad investire in progetti che non dessero un rapido risultato. Da molti questo dato è stato confuso con una richiesta di “formazione breve”, in realtà la richiesta non è questa, bensì di una formazione concreta, utile e dai risultati tangibili.
La formazione può cambiare la crisi se sarà in grado di comprendere le reali esigenze delle aziende. Ad esempio, si parla molto di digital divide, le aziende hanno un grande bisogno di formazione in questo settore. È sbagliato pensare che la formazione nel digital divide sia – soprattutto – formazione in informatica di base e sui sistemi di office automation.
Il vero gap digitale rispetto ai competitor soprattutto del nord Europa è rispetto alla competenza di lettura della complessità che l’informatica offre. In altre parole, è urgente formare le aziende (a tutti i livelli) sul tematiche come la ricerca e selezione delle informazioni, sulla governance della complessità e – soprattutto – su come innovare e cambiare l’azienda utilizzando i nuovi paradigmi informatici.
La sfida che ci aspetta non è su “saper usare i computer” ma su “saper integrare l’informatica nei nostri processi aziendali”. In questa sfida, fondamentale per battere la crisi, la formazione può dare un grandissimo contributo!
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