NUOVE GENERAZIONI ALL'OPERA: 5 CONSIGLI PER LE AZIENDE
L’ingresso nel mondo del lavoro della cosiddetta “Generazione Y” porta alla luce una evidente esigenza: riconoscere i nuovi giovani quali portatori “sani” di alcune specifiche abilità legate all’era attuale, migliorandone l’integrazione in contesti lavorativi molto spesso ancorati rigidamente al passato.
Per Generazione Y si intendono quei giovani nati tra il 1980 e il 1994, sotto la spinta dei cambiamenti apportati dalla Terza Rivoluzione Industriale, soprattutto a livello digitale.
Queste generazioni rappresentano una importantissima risorsa per le organizzazioni e per questo sin dalla loro prima esperienza lavorativa è bene individuarne e potenziarne le qualità tipiche, come la forte ambizione e l’elevata dimestichezza nell’utilizzo delle nuove tecnologie.
In merito Van Zyl sottolinea alcuni elementi che ogni azienda dovrebbe rispettare per trarre il massimo beneficio da queste nuove risorse:
1) Da un’intervista emerge che il 62% dei giovani lavoratori ritiene essenziale un’ambiente lavorativo stimolante ed eccitante, che li coinvolga attivamente nello svolgimento delle attività
2) Essendo il rapporto tra giovani e azienda necessariamente biunivoco, l’azienda stessa dovrà dimostrarsi flessibile nell’adattarsi alle loro particolari esigenze
3) Fornire opportunità di crescita e apprendimento continuo
4) Garantire lo svolgimento di compiti che siano in linea con le loro specifiche attitudini
5) Possibilità del datore di lavoro di presentarsi come modello etico di riferimento
Van Zyl, J. (2010). Yes to the Ys. Finweek, 6, 11.
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