CHI VINCEREBBE LE ELEZIONI CON UN'ALTRA LEGGE ELETTORALE?

CHI VINCEREBBE LE ELEZIONI CON UN'ALTRA LEGGE ELETTORALE?

Abbiamo realizzato per conto del quotidiano Metro un sondaggio sugli effetti del sistema elettorale sull’intenzione di voto degli italiani.

Abbiamo intervistato 2.000 persone, alle quali abbiamo chiesto – in primo luogo – di indicare a quale partito darebbero il voto se domani si votasse per la Camera dei Deputati.

A questo punto, abbiamo chiesto al nostro campione di immaginare di votare con un sistema proporzionale simile a quello tedesco, con il sistema elettorale francese, con il sistema utilizzato per l’elezione dei sindaci e con il sistema australiano. La figura seguente mostra i risultati della nostra indagine.

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La tipologia del sistema elettorale sposta molti voti e fa cambiare gli scenari politici in modo significativo.

Nel complesso, la ricerca conferma una tendenza all’appartenenza e alla connotazione per contrasto: quando gli elettori sono chiamati a scegliere preferiscono dare il voto ad un partito «altro» (ad esempio il M5S) piuttosto che darlo al diretto avversario politico.

Nei modelli uninominali e nei sistemi a doppio turno risulta maggiormente favorito il PD che riceve un numero maggiore di voti legati ai singoli candidati. Laddove invece sono previste delle liste sono favoriti i partiti di Centro destra e il M5S, i cui candidati sono poco conosciuti all’elettorato.

Nelle coalizioni alcuni partiti (ad esempio il NCD e la Lega) perdono consensi perché viene meno il loro appeal dato dalla differenziazione.

La nostra ricerca conferma che agli italiani il sistema proporzionale non piace perché temono che, favorendo i partiti sotto lo sbarramento del 4%, riporti alla grande coalizione. Le diverse scelte di voto e le caratteristiche che vengono sentite come indispensabili per la prossima legge elettorale indicano chiaramente che gli italiani preferiscono i sistemi che danno maggiore certezza di vittoria e di governabilità, anche se questa andasse a scapito dell’essere rappresentati dal partito preferito. 

Infine, i livelli di astensionismo legati ai differenti sistemi di voto mostrano che il sistema elettorale australiano e il sistema di elezione dei sindaci – che garantisce risultati certi e concreti - sono di gran lunga i preferiti dagli italiani e porterebbero più cittadini ad esercitare il proprio diritto al voto.

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