FEEDBACK REVOLUTION: L'ARTE DI CAMBIARE IL MONDO
La rivoluzione “social” non interessa solo le piattaforme di networking virtuali, ma – soprattutto – la vita di tutti i giorni. Sarebbe un errore pensare che questo non coinvolga anche il proprio posto di lavoro. Attualmente, non c’è studio o ricerca sull’efficienza, la produttività e la qualità della vita lavorativa che non ponga al primo posto il feedback, come più importante variabile della vita organizzativa.
Il concetto di feedback viene introdotto per la prima volta nell’ambito della cibernetica, disciplina che studia le dinamiche attraverso le quali i sistemi (viventi o artificiali) si trasformano. Per «sistema» intendiamo un insieme di elementi interagenti tra loro, nel quale sono analizzate le specifiche relazioni tra le parti. Questi possono essere aperti qualora sussistano scambi di informazione tra questo e l’ambiente, o chiusi nel caso in cui gli scambi riguardino esclusivamente gli elementi del sistema e non varchino i suoi confini.
Il feedback è uno strumento interpersonale e motivazionale fondamentale che può e dovrebbe essere utilizzato da tutti al fine di migliorare le varie aree della nostra vita. Questo serve non solo per il mantenimento dell’omeostasi, ma anche per garantire l’allostasi. Nell’ambito lavorativo l’utilizzo del feedback interessa due grandi aree:
- l’area della performance individuale, focalizzandosi sulle competenze specifiche possedute dal soggetto e necessarie all’adempimento del suo incarico;
- l’area del comportamento operativo, ossia le modalità attraverso le quali gli obiettivi previsti sono portati a compimento.
Non sempre dare un feedback è facile. L’effetto mamma è definito come la «riluttanza ed il fallimento nel condividere efficacemente informazioni negative» suggerendo quindi una similitudine con il comportamento tipico di una madre col proprio bambino. Coinvolge potenzialmente qualsiasi professionista il quale, per la natura del proprio lavoro, è costretto molto spesso a fare i conti con la consegna di informazioni negative, come ad esempio medici o psicologi.
Per quanto concerne l’ambito delle aziende e delle organizzazioni l’effetto mamma va a riguardare più da vicino quegli individui ai quali è richiesta una valutazione del comportamento dei dipendenti in termini di performance, come ad esempio manager, supervisori e consulenti esterni.
L’effetto mamma è qualcosa di più specifico del semplice silenzio rispetto problematiche o situazioni negative, potendo manifestarsi anche non intenzionalmente. Come suggerisce il nome stesso, questo include una certa preoccupazione o “premura” per come il ricevente potrebbe reagire alla comunicazione di informazioni non piacevoli.
Il feedback è alla base dei migliori e più positivi ambienti di lavoro. Per “learning environment” o ambiente basato sull’apprendimento si intende un ambiente che fornisca supporto alla continua crescita degli individui che ne fanno parte, avendo la premura di fornire feedback di alta qualità.
È dimostrato come un ambiente lavorativo basato esclusivamente sulla ricompensa materiale, sia nella forma di promozioni che di ricompense in denaro, non sia sufficiente a garantire un livello di soddisfazione del personale tale da tradursi in effetti positivi per l’intera azienda.
Ambienti fondati su questo tipo di filosofia assistono spesso all’allontanamento dei propri dipendenti, a volte per impieghi dallo stipendio anche più basso. Tutto ciò dimostra l’esistenza di bisogni fondamentali al di sopra di questi, e l’analisi del “learning environment” evidenzia come l’opportunità di crescita e l’apprezzamento sia in cima a questa specifica piramide motivazionale. Un ambiente di questo tipo risulta apportare molteplici vantaggi: Risulta essere correlato ad una maggiore ricerca di feedback poiché consente agli individui di sentirsi più liberi nel ricercare proattivamente informazioni sulla propria persona, predisponendo ad una visione costruttiva del feedback.
Va ad influenzare positivamente la percezione del proprio sviluppo lavorativo, e quindi indirettamente anche la soddisfazione per il proprio lavoro, cosa che un contesto basato esclusivamente sulla ricompensa materiale non garantisce.
Il nostro progetto di ricerca sul Feedback ha l'obiettivo di sviluppare percorsi di intervento che aiutino a sviluppare un clima di lavoro e una collaborazione efficace. Per questo motivo, dopo una attenta analisi della letteratura esistente stiamo:
- sviluppando uno strumento standardizzato per la valutazione del feedback all’interno dell’azienda;
- sperimentando e implementando un percorso di potenziamento dello stile di feedback.
PUBBLICAZIONI
Laudadio A., Roma F., Renzi P. (2011) Ignorare l’ignoranza. Percezione di apprendimento e apprendimento reale a confronto. In N.Piave (a cura di) “Valutare l'apprendimento online” Barbieri Editore: Taranto
Laudadio A., Fiz Pérez F.J. (2010) Quale relazione tra commitment e apprendimento organizzativo? Un caso di studio in un’organizzazione italiana. Orientamenti Pedagogici. (ISSN 0030–5391)
Laudadio A., Renzi P. e Ferlazzo F. (2009) Imparare dagli sbagli: La socializzazione dell’errore. Orientamenti Pedagogici. Vol. 56-1 Num. 331, pp. 119-134 (ISSN 0030–5391)
REFERENTE | |
Andrea Laudadio Ufficio: +39.06.97840925 Fax: +39.06.97619567 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. |